Descrizione
Nell’epoca moderna la fiducia nella ragione e nella scienza si è sempre più evoluta, conservando sì, fortunatamente, il suo orizzonte interrogante ed il suo metodo fondato su ipotesi ma, a volte, sfociando anche in una prospettiva di infinita “realizzabilità” per mezzo dell’avanzare illimitato dei processi tecnologici che superano addirittura lo stesso pensiero scientifico. Per contro il Mistero permane ancora dentro e fuori dell’uomo, superando la stessa domanda scientifica sul darsi e sul funzionamento della natura, dell’universo, della biologia stessa dell’uomo. Il Mistero dunque pone ancora profondi interrogativi postulando uno sconfinamento continuo nei territori dell’invisibile e dell’ignoto, nei confini del non sapere, e oltre il muro del conosciuto o, se vogliamo, sul senso e sulla misura del tempo e dello spazio cari agli antichi filosofi della tradizione umanistica, nei confronti della quale, per dirla con Mario Luzi, «nell’euforia dello scientismo s’insinua una specie di oltraggio».
Con il quinto volume della collana Segni del moderno, dal titolo Parola e Mistero. La riflessione sull’Ignoto nella Modernità letteraria e artistica il nostro gruppo di ricerca ha voluto interrogare alcune voci della poesia e dell’arte moderna, per vedere fino a che punto e con quali modalità il senso del Mistero sia ancora presente nella riflessione di alcuni significativi protagonisti della cultura di oggi che certamente nella Modernità affonda ancora le sue radici, assorbendone e vivendone le ansie, i conflitti e soprattutto le domande profonde.
Saggi di M. C. Cugusi, P. Dalla Torre, A. D’Elia, G. M. Di Paola Dallorenzo, L. Fava Guzzetta, M. Luisi, M. Mastrodonato, N. Merola, C. Nicolardi e D. Scaramella.
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