La maestra Valentina tra storia e memoria. Valentina, the teacher between history and memory

11,40

«I meravigliosi disegni abbelliscono e integrano in maniera molto espressiva la vicenda narrata: ogni “mano” e strumento ci regala una sensazione diversa, dagli acquarelli colorati della vita serena, alla china e ai colori graffianti dei manifesti della razza, dai pastelli cupi dell’arresto e dei bombardamenti, alle matite del periodo dello sfollamento, ognuno illustra con sensibilità e chiarezza le varie fasi del racconto. La traduzione in inglese aggiunge valore all’opera, regalandole maggiore possibilità di lettura e diffusione. Un lavoro corale di insegnanti e allievi che riesce, con grande capacità comunicativa, a trasmettere con estrema efficacia il suo messaggio: nei vostri piccoli cuori cresca sempre di più il seme della FRATELLANZA UNIVERSALE», Manuela Russi, Presidente della Comunità Ebraica di Ancona.

di studenti della Scuola Primaria "G. Rodari" (classi 4A, 4B, 4C) di Pesaro
traduzione inglese degli studenti del L. Linguistico "T. Mamiani" (classe 3B), illustrazioni degli studenti del L. Artistico "F. Mengaroni" (classe 4B, sez. Arti Figurative) di Pesaro
anno 2019
70 pp.

COD: 9788861561588 Categoria: Tag: , , , , , , ,

La storia di Virgilio Benvenuti, riportata dai ragazzi in queste pagine, è quella di una famiglia come tante: papà carabiniere in pensione, mamma maestra, due figli, la nonna. Un'esistenza semplice, vicini conosciuti da una vita, un gatto bianco, i giochi nella via Gargattoli con gli amici. La religione ebraica delle mamma e della nonna non turba questa realtà fino al 1938, quando la signora Valentina, a causa delle leggi razziali, viene licenziata dalla scuola dove insegna. In seguito, nel 1943, ella viene arrestata e trascorre 14 giorni in carcere prima che il marito riesca a farla rilasciare, salvandola, con l'aiuto di amici, dalla partenza per il campo di concentramento.

Curatori

La storia di questo volume, ispirata a fatti realmente accaduti a Pesaro tra il 1938 e il 1945, è stata scritta dai bambini della Scuola Primaria “G. Rodari”, tradotta in lingua inglese dagli studenti del Liceo Linguistico “T. Mamiani” e magistralmente illustrata dagli studenti del Liceo Artistico “F. Mengaroni” (sezione Arti Figurative) di Pesaro.

Tra i docenti che hanno contribuito al progetto, Anna Maria Benvenuti e Stefania Antonioni (L. Artistico Mengaroni, classe 4B Arti Figurative); Francesca Cecchini e Cinzia Donnini (L. Linguistico Mamiani, classe 3B); Fiorenza Pestelli, Cristina Sant’Angeli, Antonia Guerra, Concetta Doronzio, M.Teresa Uguccioni e Francesca Carlotti (Scuola Primaria Rodari, classi 4A, 4B, 4C).

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Rassegna Stampa

«Generalmente, a scrivere libri che trattano delle famigerate leggi razziali emanate nei confronti della Comunità Ebraica, sono gli storici e i testimoni. Questa volta, invece, a salire in cattedra sono le bambine e i bambini della scuola elementare Rodari di Pesaro, che si avvalgono del lavoro dei fratelli maggiori frequentanti rispettivamente il Liceo Artistico Mengaroni e il Liceo Linguistico Mamiani, sempre del capoluogo pesarese. I primi hanno confezionato gli efficaci disegni che illustrano la narrazione, mentre i loro colleghi del Liceo Linguistico hanno prodotto un testo scritto, oltre che nella lingua italiana, anche in quella inglese, dando vita ad una pubblicazione che fa del bilinguismo un suo punto di forza e che sicuramente contribuirà alla diffusione della storia anche fuori dei confini nazionali. L’impegno di queste tre componenti scolastiche, magistralmente sostenute dagli insegnanti, ha dato vita ad un agile quaderno-volumetto che si colloca nel segno della memorialistica, in un Paese dove la memoria viene spesso trascurata, specialmente tra i giovanissimi. In questo caso, è accaduto proprio il contrario: sono gli studenti, anche piccolissimi, ad essere rimasti affascinati dalla narrazione di Virgilio, figlio della maestra Valentina, di religione ebraica, che ebbe a perdere l’impiego di insegnante a causa delle leggi razziali, subendo anche la carcerazione che verosimilmente avrebbe potuto concludersi con la sua eliminazione in qualche campo di sterminio. La narrazione avviene in modo elementare, oserei dire essenziale, come solo sanno fare i bambini nella loro spontaneità. La storia della maestra Valentina è semplice e lineare, sembra quasi  una fiaba che poteva concludersi in tragedia, come in effetti è avvenuto per molti ebrei. Storia di ordinaria follia, il libro merita di essere diffuso nelle scuole e nella società civile, nel ricordo di una pagina decisamente buia per il nostro Paese», recensione di Massimo Cortese.