Descrizione
Testimonianza di una cucina povera a vocazione vegetariana, il trattatello sulle olive di Costanzo Felici da Piobbico viene presentato in una edizione filologica che consente ai lettori di gustare la saporosità di un dettato linguistico che affonda nelle pieghe della sapienza popolare di questo lembo appenninico delle Marche. Gustoso esempio di utilizzo gastronomico delle olive nella cucina feriale e nei periodi bui delle quaresime – quando i cicli di astinenza prevedevano un consumo di ortaggi poveri ed “il volgo” soleva mangiarle con pane e sale – questo testo offre ricette anche per la conservazione delle olive in salamoia o con cenere e calcina. Solo così la sapienza lenta dell’agricoltore, che colmava di sudate fatiche una terra che era spesso restìa a contraccambiarlo, era in grado di allontanare lo spettro della fame e di preservare per tempi di magra un possibile companatico come le olive.
Recensioni
Ancora non ci sono recensioni.