Descrizione
Maggio 1865, l’Italia è in festa per il sesto anniversario della nascita di Dante Alighieri. È un momento straordinario nella storia del nostro Paese: quattro anni prima è stato proclamato il Regno d’Italia, nel gennaio dello stesso 1865 Firenze ne è divenuta la capitale. Dante non è soltanto l’autore di uno dei capolavori della letteratura di tutti i tempi, colui che ha teorizzato per primo l’uso della lingua italiana e, soprattutto, che ne ha mostrato le smisurate potenzialità espressive nella sua Commedia. È l’autore che ha delineato i confini culturali dell’Italia, e anche quelli politici, immaginando l’affrancamento della Chiesa dal potere temporale. Che ha sognato (sia pure nella nostalgia di un impossibile ritorno dell’Impero romano) un’umanità guidata da un unico governo mondiale, nell’autonomia di stati ciascuno governato da proprie leggi.
Nella miriade di festeggiamenti, discorsi e letture pubbliche, articoli di giornali, inaugurazioni di monumenti un po’ in tutta la Penisola, un gruppo di eminenti scrittori e studiosi – Carducci e Tommaseo fra gli altri – contribuisce a un libro intitolato Dante e il suo secolo. Tra i quarantaquattro saggi che contiene, uno spicca per linearità della logica e limpidezza dello stile: Della politica di Dante Alighieri. Ne è autore il pesarese Terenzio Mamiani, filosofo, poeta, patriota e uomo politico, una figura di primo piano nel panorama culturale e civile dell’Italia unita e intellettuale in grado ancora oggi di farci riflettere sul tema della nostra identità nazionale.
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